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Il Tequila: l’anima del Messico

Il Tequila: l’anima del Messico

L’Anima del Messico, così è chiamato il Tequila, che rappresenta lo “spirito” della popolazione caraibica e del centro America.

Primo distillato prodotto in Centro America insieme al Mezcal, grazie alle loro capacità di accompagnare i cibi dalle sensazioni intense e speziate della cucina messicana e creola, pare che il suo nome in origine provenga da “pulque”, una antica bevanda preparata dai sacerdoti Maya in occasione di riti funerari o in medicina.

Il Tequila si ricava dall’agave azul (100%), pianta conosciuta anche nel nostro Paese, ma tipica del Centro America e del territorio attorno a Guadalajara, in particolare viene coltivata in Messico, nei dintorni di Tequila, città da cui il distillato prende il nome.

Quando la pianta raggiunge un’età di circa 8–10 anni e un’altezza di circa 180 cm., si gonfia di linfa zuccherina  che i coltivatori raccolgono tagliandoli con i tradizionali machete. Questo é il momento migliore per la raccolta in quanto dopo tale periodo la pianta produrrebbe un fiore alto circa 4–5 metri che consumerebbe tutto la parte zuccherina rovinando il raccolto. Le pigne vengono pulite e i loro cuori vengono spaccati e cotti a vapore in grandi forni di pietra o mattoni detti “hornos”. Dopo la cottura ne risulta una massa molle e caramellata che viene macinata e spremuta e il succo che ne deriva viene addizionato con acqua. Fatto fermentare in grosse vasche per 3-6 giorni, viene poi distillato due volte in alambicchi di rame o acciaio inox.

Si trovano in commercio dei Tequila, molto spesso invecchiati in botti di legno di quercia francese o rovere bianco, con le seguenti denominazioni:

  • Blanco (bianca) o Plata (argento) commercializzato giovane, imbottigliato subito dopo la distillazione, o invecchiato poco oltre due mesi in barili di quercia;
  • Joven (giovane) o Oro tequila bianca giovane miscelata con tequila invecchiate o riposate, cui vengono aggiunti glicerina e/o estratti di quercia per far apparire il Tequila invecchiato;
  • Reposado (riposata) invecchiata in legno da due mesi a tre anni in barili di quercia;
  • Añejo (invecchiata o vintage) invecchiata da uno a tre anni in barili di quercia;
  • Extra Añejo (extra invecchiata o ultra invecchiata) invecchiata minimo tre anni in barili di quercia.

Il Tequila è un prodotto che va gustato giovane, mai oltre 5-6 anni di età, e la tradizione vuole che si consumi fresco di temperatura, nei tipici bicchieri cilindrici di terracotta, con un pizzico di sale sul dorso della mano, nell’incavo tra indice e pollice, con alcune gocce di lime, piccolo limone verde aromatico, tipico delle territorio.

Ennio Baccianella

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